Racing Lambrettas
1996 Euro Lambretta Wanroij - Nederland
Telefono a Cesare il quale mi da tutti i dettagli organizzativi. La partenza è fissata da Bologna di buon'ora, per cui mi devo alzare alle 5 per essere all'appuntamento in orario. Una volta arrivato attendiamo le persone che abitano più vicino e che invece sono in ritardo e finalmente la grande avventura comincia. Ci avviamo verso Milano in un giorno molto caldo, dove incontriamo altre persone che si uniscono alla carovana e presto arriviamo alla frontiera con la Svizzera. Non facciamo molta strada che ci dobbiamo rendere conto di aver lasciato l'Italia, visto che un bell'acquazzone ci coglie impreparati, anche se per fortuna non dura a lungo. Decidiamo di fermarci per la notte a poca strada dalla galleria del San Gottardo, lunda 18 km. che preferiamo affrontare riposati il giorno seguente. La Svizzera ci offre paesaggi bellissimi, come ben ricordavo dal raduno di qualche anno prima, ma alla velocità della Lambretta si possono godere ancora meglio. Dopo salite e discese continue arriviamo alla frontiera tedesca. Non conosciamo strade alternative, per cui seguiamo l'autostrada per arrivare in Olanda, il che si rivela terribile. La Germania è molto grande ed intelligentemente i tedeschi hanno costruito le autostrade lontano dalle città, per cui ci sorbiamo sempre la identica desolata pianura e come se non bastasse alla nostra ridotta velocità di crociera, l'intenso traffico di auto e camion ci fa spesso sentire in pericolo. Il terzo giorno dalla partenza, dopo 16 ore ininterrotte in sella, finalmente raggiungiamo Wanroji; ci accoglie un clima invernale che ci fa sentire al Circolo Polare piuttosto che in Olanda, La notte ho bisogno di una coperta in più per non assiderarmi nella tenda.
Preoccupati per il lungo viaggio da compiere siamo partiti la Domenica, mentre il raduno inizierà solo il Venerdì seguente. A parte piccoli problemi tutto è andato bene, per cui arriviamo a Wanroji con due giorni di anticipo. Siccome sono già stato in Olanda il resto del gruppo mi chiede di guidarli ad Amsterdam quindi, come se non bastasse, ci spariamo altri 300 km. per arrivarci e tornare indietro. Venerdì mattina la gente comincia ad arrivare e di nuovo incontriamo vecchi amici e ne conosciamo di nuovi. Come sempre il raduno è ottimamente organizzato e posso ricordare che la cena di gala è la migliore dei Jamboree ai quali ho partecipato.
Ma tutto ha una fine e così l'ora di tornare a casa arriva presto. Da rimarcare del viaggio di ritorno sono la freddissima notte nella quale dormiamo in Svizzera nello stesso campeggio nel quale ci eravamo fermati all'andata, durante la quale non mi tolgo nemmeno il giubbotto e mi infilo nel sacco a pelo così come sono sceso dalla moto e un camionista b......o che nel tunnel del San Gottardo (ad una solo corsia per senso di marcia n.d.r.) sorpassa me e Massimo che pure andiamo alla massima velocità consentita di 80 all'ora e per un attimo mi fa vedere spiaccicato contro la parete. Non molto divertente.
Il giorno dopo finalmente arrivo a casa dopo aver partecipato ad una grande esperienza e mi chiedo: qual'è la prossima?
I call Cesare who gives me all details. We leave from Bologna early in the morning, so I have to wake up at 5 to be there in time. Once there we wait for those who live not far but are late, and finally my great adventure begins. We head to Milan where have made an appointment with some friends who join us and soon reach the Switzerland border. I'm excited a little as it's the first time for me to go on the scooter in a foreign Country. Not far past the border we have to realize that we have leaved Italy at our back; the rain find us unprepared, but fortunately doesn't last for long. We decide to stop for the night just a few miles from the St. Gotthard tunnel, 18 Kms. long, so we think it's better to pass it the day after. Switzerland shows us all its beautiful landscapes, I remember them from the Jamboree I attended before, but riding the Lambretta there is even better. All up and downs that at the end head us at the German border. We don't know alternative roads, so we follow motorways to reach Holland; really terrifying. The German region is very big, so they have cleverly build their motorways far from the towns; this offer us an identical plain, which is very boring. At our low speed we are often in difficulty as trucks and cars runs fast that makes us fell insicure.
The third day from the start after 16 hours on the scooter we finally reach Wanroij; a winter climate welcome us, that makes us think to be in the Polar circle and not just in Holland. I need a supply blanket to not get frozen in the tent during the night.
Worried about the long journey, we leave Italy on Sunday, while the Jamboree begins next Friday. Apart from various minor problems everything has gone all right, so we reach Wanroij in great advance. As I had already been in Holland the rest of the group ask me to lead them into Amsterdam. Friday morning people begins to arrive and again we meet old friends and make others new. As usual the Dutch have organised everything perfectly and I can remember the gala dinner as the best of the Jamboree I have attended.
Everything has got and end and time to come back too soon arrives. Remarkable of the trip back are the very cold night we sleep again in Switzerland in the same Camping, where I park the scooter and go to sleep keeping my jacket on, a f.....g truck driver that pass me and Massimo in the St. Gotthard tunnel, which is one lane only and for an horrible moment I see myself splatted onto the wall. Not very nice.
I finally come home the day after and a great experience has been done. What's the next?