Racing Lambrettas
Arnaldo Argilli
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Arnaldo Argilli has been a typical teenager living in Rimini during the 60s. He had a clear inclianation to enjoy life, go to discos at night and race around, when possible, with his friends. When I met him, he started showing me his photos which included some of him dancing in the typical period discos. Boys for the lady tourists. Classic.
His first racer has been a 50cc self modified to race with the help of his brother, a talented mechanic. It was a standard Itom that, following the fashion of the period, had been fitted with a much longer front mudguard that follows nearly all the front wheel, a flyscreen and a series of engine alterations that together with a bigger carb got the boy ready to race.
Arnaldo's racing career didn't start with scooters and he is not a long established scooterist. He had a passion for racing however and raced everything you gave him to compete against others with.
He started competing on scooters because he found them reliable after a few problems encountered with motorcycles, his first one being a Vespa. The following year he bought a Lambretta as he wanted to try the renowned stability of the Lambretta. He visited the Innocenti dealer in Rimini and the deal was done to get himself a Special 150 on which he competed in the 1968 Motogiro d'Italia, arriving second in his class and in a good overall position. Mr. Candelo of Innocenti so got in touch with him to ask if he wanted to be part of the Italian contingent going to the Isle of Man to attend the Scooter week. He eventually joined in so has been one of the 5 riders, the others being Sicbaldi, Ferri, Musolino and Bartolini. Prior to travelling to England Arnaldo took his scooter to the factory to get the famous double cable conversion so that if he breaks one he just has to disconnect it and reconnect the new one alongside, an mph speedo and an additional spot light and being checked over. Then the scooters have been loaded on a plane and flown to London. Innocenti provided the riders with a Fiat van for the trip to England and to use once there. Once in England the scooters had been loaded on a trailer and brought to the Isle by a LCGB van. Being from Rimini as the late motorcycle Renzo Pasolini who lost his life in a dramatic accident in a race in Monza in 1973 together with Jarno Saarinen, he had met Renzo who had taken part in the motorcycle TT in the Isle to get information and tips about the circuit. He enjoyed very much the Manx 400, in which needless to say he got a gold award he has prowdly shown me. He competed in all events althogh in his own words didn't do very well in the night trial, because not speaking one word of English and not being familiar with the road his strategy was to follow another rider, to find himself the other got himself lost too! But having an experience in motocross riding he managed to finish first overall although others were riding 200s!
Back in Rimini he realized his Special was a bit knackered so traded it with the dealer for one of the newly lauched DL 150 for the new season. Converted as well with the double cable conversion he had been informed by Dr. Candelo he would have been one of the riders for the 1969 Isle of Man as well, but due to troubles and problems the factory didn't sponsor their own team in the end. That year however he managed to cross the finish line of the Motogiro d'Italia in first position of his class, completing success with Tullio Masserini finishing first overall on his DL 200, but this is another story.
Arnaldo Argilli è stato un tipico teenager riminese degli anni 60. Aveva una chiara inclinazione a divertirsi, frequentare le balere dell'epoca e gareggiare, quando era possibile, con i suoi amici. Quando l'ho incontrato a cominciato con il mostrarmi le sue foto, incluse alcune di lui nelle discoteche dell'epoca. Ragazzi per le turiste. Un classico.
La sua prima moto da corsa è stata una 50cc modificata da solo con l'aiuto del fratello, un meccanico di talento. Era una Itom standard, che sulla scia della moda del momento, era stata modificata con un parafango allungato che copriva quasi interamente la ruota anteriore, un cupolino ed una serie di modifiche al motore che con l'ausilio di un carburatore più grande fecero in modo che il ragazzo fosse pronto per correre.
La sua carriera di pilota non è cominciata con gli scooter ed egli non è mai stato uno scooterista di lungo corso. Egli aveva la passione per le gare e correva contro gli altri con qualsiasi cosa gli fosse stato messo in mano.
Arrivò agli scooter perchè li trovò molto affidabili dopo alcune disavventure con le motociclette, cominciando con una Vespa. L'anno seguente comprò una Lambretta perchè voleva provare la rinomata stabilità dello scooter di Lambrate. Si recò dal concessionario di Rimini e si accordò per l'acquisto di una Special 150 con la quale partecipò al Motogiro d'Italia del 1968 arrivando secondo di classe e con un buon piazzamento nella classifica generale. Il Dr. Candelo della Innocenti non si fece sfuggire la sua performance e lo contattò per chiedergli se voleva far parte della squadra italiana che si sarebbe recata all'Isola di Man per partecipare alla Scooter Week. Ovviamente la risposta fu affermativa così si unì a Sicbaldi, Ferri, Musolino e Bartolini. Prima della partenza Arnaldo portò il suo scooter presso la casa madre, dove su fatta la famosa conversione per i doppi comandi di trasmissione, in modo che se si rompeva un cavo bastava staccarlo e connettere quello già pronto di fianco, un contamiglia, un faro aggiuntivo ed una controllata generale. Una volta in Inghilterra gli scooter furono caricati su un carrello e portati sull'Isola da un furgone del Lambretta Club inglese. Essendo di Rimini e conoscendo Renzo Pasolini, il pilota che morì tragicamente a Monza assieme a Jarno Saarinen nel 1973, incontrò Renzo, il quale aveva partecipato al TT, prima della partenza e si fece dare informazioni e consigli su circuito. Partecipò a tutte le gare in programma, gli piacque particolarmente la Manx 400, nella quale nemmeno a dirlo, conquistò una medaglia d'oro che mi ha mostrato orgoglioso. Una gara nella quale invece non ebbe particolare successo fu la prova di navigazione notturna. La non conoscenza della lingua e scarsa familiarità con le strade, gli fecero pensare di attuare la strategia di seguire un altro concorrente, per poi finire con il fatto che si era perso anche l'altro! Ma con l'esperienza che aveva precedentemente accumulato nel motocross, riuscì a vincere la gara dedicata, nonostante molti altri piloti gareggiassero con cilindrate 200!
Tornato a Rimini realizzò che la sua Special era uscita piuttosto malconcia dalla stagione agonistica e così tornò dal concessionario e comprò l'appena uscita DL 150 per la nuova stagione. Anche questa fu convertita per il sistema con doppi cavi di trasmissione e fu informato dal Dr. Candelo che anche per il 1969 avrebbe fatto parte della squadra italiana per l'Isola di Man, se non che a causa di alcuni problemi la casa decise alla fine di non sponsorizzare una squadra propria per l'evento. Quell'anno comunque riuscì a completare il Motogiro d'Italia al primo posto di classe, completando così il successo di Tullio Masserini il quale terminò al primo posto generale sulla sua DL 200, ma questa è un'altra storia.